martedì 21 aprile 2009

Il futuro di UBS? La Liberté lo vede buio

UBS, ormai nella bufera da mesi, ha realizzato nel primo trimestre di quest'anno una perdita di quasi 2 miliardi di franchi, complici anche gli accantonamenti per i rischi di credito e gli adeguamenti dei prezzi per le ultime posizioni che sono state trasferite alla Banca nazionale svizzera.

All’assemblea generale della scorsa settimana Oswald Grübel, artefice in passato della ripresa del Credit Suisse, è stato chiamato a prendere il ruolo di direttore, mentre Kaspar Villiger, ex consigliere federale, è stato eletto quale nuovo presidente del cda.

Ora che ne sarà di UBS? I nuovi dirigenti riusciranno a ristabilire la fiducia?
In occasione dell'assemblea, UBS ha annunciato tagli drastici ai suoi dipendenti: pare che entro il 2010 verranno soppressi 8.700 posti di lavoro.
Il quotidiano svizzero francofono La Liberté afferma che la banca “continua a brancolare nel buio” e ipotizza per il suo futuro la nazionalizzazione, la fusione con il Credit Suisse, la vendita a un gruppo straniero o lo scorporo.

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