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lunedì 30 luglio 2012

Renato Pagliaro

Renato Pagliaro, presidente di Mediobanca
Renato Pagliaro, presidente di Mediobanca
Renato Pagliaro, nato il 20 febbraio 1957 a Milano, riceve il titolo di laurea in Economia Aziendale nell’Aprile 1981 presso l'Università Bocconi con la votazione di 110/110 e lode. L’anno successivo viene abilitato a  esercitare la professione di Dottore Commercialista a cui segue l’iscrizione all' Albo dei Dottori Commercialisti di Milano. Il 1993 è l’anno dell’iscrizione nel Registro dei revisori contabili. Nel settembre 1981 Renato Pagliaro entra in Mediobanca dove diventa prima Funzionario (1985),  poi Dirigente (1991), Direttore Centrale (1997), Vice Direttore Generale (2002), Condirettore Generale-Segretario del CDA (2003),  Direttore Generale da ottobre 2008 a maggio 2010, Presidente del Consiglio di Gestione da luglio 2007 a ottobre 2008 a cui fa seguito la carica di Consigliere di Amministrazione da ottobre 2008. Nel maggio 2010 diventa Presidente dei Consiglio di Amministrazione di Mediobanca.
Renato Pagliaro ha ricoperto anche diverse cariche sociali come quella di:
•    Consigliare di Amministrazione di  Telecom Italia S.p.A.  e Pirelli & C. S.p.A.
•    Sindaco effettivo dell’Istituto Europeo di Oncologia S.r.l

giovedì 28 giugno 2012

Mediobanca

Mediobanca nasce nel primo dopoguerra per volere della Banca Commerciale Italiana (oggi Intesa San paolo) a cui si associarono, prima il Credito Italiano (l’attuale UniCredit) e poi il Banco di Roma (Capitalia) per "soddisfare le esigenze a media scadenza delle imprese produttrici" e per stabilire un "rapporto diretto fra il mercato del risparmio e il fabbisogno finanziario per il riassetto produttivo delle imprese".
Alberto Nagel e Renato Pagliaro AD e Presidente di Mediobanca
Alberto Nagel e Renato Pagliaro
l'AD e il Presidente di Mediobanca
Dal 2003 Mediobanca è guidata da Alberto Nagel, Renato Pagliaro e Francesco Saverio Vinci.

Nel 1973 le operazioni di finanziamento ottengono una scadenza di 20 anni. L’ente bancario appoggia fin dall’inizio i principali gruppi industriali italiani ed è tra i primi a entrare nel settore parabancario. Nel 1956 viene ammesso in Borsa. Un nuovo assetto stabilito nel 1988 favorisce l’equilibrio tra soci pubblici e privati mantenendone però l’indipendenza gestionale. Le tre banche fondatrici, in seguito, riducono il capitale dal 75% al 25% cedendone una parte a un gruppo di imprese private che, raggiungendo cosi la loro partecipazione equivalente, stipula con esse un sindacato di blocco , e una parte viene messa sul mercato nel novembre del 1988. Negli anni successivi si costituisce Mediobanca International per gestire il mercato internazionale mentre si sviluppa Micos (ora CheBanca) per occuparsi dei finanziamenti immobiliari.
All’inizio del nuovo millennio Mediobanca amplia il proprio portafoglio di partecipazione incrementando, ad esempio, la quota in Assicurazioni Generali fino al 12.5%. Nell'aprile 2000 Banca Commerciale Italiana, cede la sua partecipazione ad altri membri del sindacato di blocco. Nel luglio 2000, in "joint venture" con Mediolanum si costituisce Duemme, per operare nel "private banking" di fascia alta; la società, denominata poi Banca Esperia, diviene operativa nel 2001. Nel 2004 Mediobanca ottiene il controllo totale di Compagnie Monégasque de Banque (CMB), banca leader nel private banking nel principato di Monaco. Nel luglio 2004 viene creata la  succursale di Parigi;  nel 2006 viene aperto l’ufficio di brokeraggio a New York seguito, nel 2007, dall’apertura delle filiali di Madrid e Francoforte.  A fine 2007 UniCredit cede le azioni Mediobanca che deteneva (9,37%). Nello stesso anno la banca acquisisce anche Linea dal Banco Popolare e dalla Banca Popolare di Vicenza. L’anno successivo è resa operativa la sede Mediobanca di Londra, specializzata nelle attività di capital markets.

lunedì 9 gennaio 2012

Renato Pagliaro

Renato Pagliaro è:

Renato Pagliaro
Renato Pagliaro
Nato a Milano nel 1957, Renato Pagliaro è laureato in Economia Aziendale alla Bocconi, Dottore Commercialista e Revisore Contabile.

Renato Pagliaro lavora in Mediobanca dal 1981, con incarichi di sempre crescente responsabilità:
  • funzionario nel 1985,
  • Dirigente nel 1991,
  • Direttore Centrale nel 1997,
  • Vice Direttore Generale nell'aprile 2002,
  • Condirettore Generale-Segretario dei Consiglio di Amministrazione dall'aprile 2003,
  • Presidente del Consiglio di Gestione dal luglio 2007 all'ottobre 2008,
  • Consigliere di Amministrazione dall'ottobre 2008,
  • Direttore Generale dall'ottobre 2008 al maggio 2010,
  • Presidente del Consiglio di Amministrazione dal maggio 2010

domenica 30 ottobre 2011

Mediobanca: più estero, vincono le Fondazioni, Roversi Monaco in consiglio

Alberto Nagel
Alberto Nagel
Dal Corriere di oggi:
Le fondazioni hanno «battuto» i fondi e nel consiglio di Mediobanca entra per i soci di minoranza il presidente di Carisbo Fabio Roversi Monaco. Sulla lista presentata dagli enti è confluito il 9,5% del capitale, mentre al candidato di Assogestioni, Francesco Giavazzi, è andato il 7%. Con la «sfida», il cui esito non era scontato, si è chiusa ieri pomeriggio l' assemblea di Piazzetta Cuccia, che ha rinnovato il vertice, approvato bilancio e statuto ed è stata seguita da un board che ha completato la «governance». Riunione aperta con i dati del primo trimestre, chiuso in utile per 57 milioni. In calo rispetto a 12 mesi prima (127 milioni) ma realizzato, ha sottolineato l'amministratore delegato Alberto Nagel, in un contesto disastroso. «È il peggior trimestre che abbia visto nel mio percorso professionale, in cui si è temuto e si teme per la tenuta del sistema e di alcuni suoi attori. Nonostante questo Mediobanca ha chiuso con utile più basso, ma vero e importante». È stato fondamentale «il lavoro di diversificazione delle fonti di ricavo, in settori come credito al consumo, asset management e retail, meno esposti ai mercati» rispetto all' investment banking. E poi c' è lo sviluppo oltre frontiera: «Senza il contributo dell' estero», i risultati trimestrali sarebbero stati peggiori». «Continuerò a essere noioso e coerente nell' intendimento di costituire dal 2003 un gruppo più internazionale» nel core business di banca d' affari. Rafforzeremo ancora la nostra presenza all' estero. Guardiamo con crescente interesse a Cina e Turchia». Dopo l' assemblea il consiglio ha completato la governance dell' istituto, che ha visto novità di rilievo nella geografia del board con l' aumento degli indipendenti (saliti a otto) e delle donne (quattro) e con l' introduzione delle soglie di età per i partecipanti. In particolare la svolta in direzione dell' autonomia della banca è sottolineata dalla composizione del comitato esecutivo, con i manager dell' istituto in maggioranza (cinque su otto), e nel nomine, che sceglie i candidati per i vertici delle partecipazioni strategiche a cominciare da Generali: con il presidente di Piazzetta Cuccia Renato Pagliaro, Alberto Nagel e il direttore generale Francesco Saverio Vinci, siedono ora non rappresentanti diretti di azionisti ma due consiglieri indipendenti, Angelo Casò e Elisabetta Magistretti. E sulle partecipazioni Alberto Nagel ha aggiunto due osservazioni. la prima su Telecom: «La valorizzazione dev' essere fatta per via ordinaria e straordinaria. Le società devono saper approfittare anche di operazioni di merger & acquisition. Il tema è condiviso da tutti i soci Telco, ma va rimesso all' amministratore delegato». E su Rcs MediaGroup, editore del Corriere della Sera, Alberto Nagel ritiene sia richiesto «a tutti un maggior contributo, con un impegno dei soci sindacati, dei soci non nel sindacato e del management», perché il settore nel quale opera «richiede uno sforzo particolare, anche da parte del primo azionista»

lunedì 1 agosto 2011

Alberto Nagel

Alberto Nagel, ad Mediobanca
Alberto Nagel, ad Mediobanca
Alberto Nagel, l'amministratore delegato di Mediobanca, il presidente Renato Pagliaro e il direttore generale Francesco Saverio Vinci faranno parte, insieme a due membri indipendenti, del comitato nomine. Il top Management di Mediobanca avrà quindi più poteri e responsabilità nelle società partecipate.
Vediamo la sua biografia.

Nato a Milano il 7 giugno del 1965, dopo la la maturità classica, si è laureato nel 1990 in Economia Aziendale presso l'Università Bocconi.

Assunto in Mediobanca il 2 aprile 1991, Alberto Nagel vi ha svolto la sua intera carriera con responsabilità sempre crescenti: prima presso il Servizio Finanziario, poi al Segretariato Generale del quale diventa Responsabile nel 1997, per poi assumere, con l'evoluzione della struttura Organizzativa di Mediobanca, la Responsabilità della Divisione Investment Banking. Alberto Nagel viene poi nominato Funzionario nel 1995, Direttore Centrale nel 1998, Vice Direttore Generalenel 2002, Direttore Generale nel 2003, Consigliere Delegato nel 2002 e infine Amministratore Delegato nel 2008.

Nagel è anche Vicepresidente di Assicurazioni Generali e Consigliere di Amministrazione in Banca Esperia e in ABI (Associazione Bancaria Italiana).

domenica 24 luglio 2011

Mediobanca nuova governance. Alberto Nagel, Renato Pagliaro, Francesco Saverio Vinci e 2 consiglieri indipendenti nel comitato nomine

Alberto Nagel e Renato Pagliaro
Alberto Nagel e Renato Pagliaro
Via libera unanime dei soci del patto di sindacato di Mediobanca alla nuova governance dell'istituto. Tra le novità più rilevanti la modifica della composizione del comitato nomine, decisivo per le partecipazioni strategiche in Generali, Rcs, Pirelli e Telco-Telecom. Il comitato scenderà da sei a cinque membri: fuori i rappresentanti diretti dei soci, due saranno indipendenti e tre saranno i manager di Mediobanca (il presidente Renato Pagliaro, l'amministratore delegato Alberto Nagel e il direttore generale Francesco Saverio Vinci), che dunque avranno più poteri e responsabilità nelle società partecipate.

I soci del patto hanno anche modificato l'accordo che assegnava agli azionisti francesi guidati da Vincent Bollorè la facoltà di designare autonomamente nuovi soci. D'ora in poi ciò sarà possibile solo con l'assenso dell'assemblea del patto di sindacato. Modifiche allo statuto anche per quanto riguarda i limiti di età, fissati in 70 anni per il presidente e in 65 anni per amministratore delegato e direttore generale. Il ceo di UniCredit Federico Ghizzoni: «Segnale di piena fiducia al management di Mediobanca».

(Il Sole 24 Ore)

martedì 30 marzo 2010

Comitato Nomine di Mediobanca: tutti i nomi della lista

Il Comitato Nomine di Mediobanca ha approvato oggi la lista dei componenti del Consiglio di Amministrazione di Assicurazioni Generali.
I nomi sono 19: Cesare Geronzi, Vincent Bolloré, Alberto Nagel, Giovanni Perissinotto, Sergio Balbinot, Ana Patricia Botin, Francesco Gaetano Caltagirone, Diego Della Valle, Leonardo Del Vecchio, Petr Kellner, Angelo Miglietta, Alessandro Pedersoli, Lorenzo Pellicioli, Reinfried Pohl, Paolo Scaroni, Francesco Saverio Vinci, Giovanni Crostarosa Guicciardi, Mario Ragusa e Ugo Rock.
Subordinatamente all'eventuale nomina di Cesare Geronzi a Presidente di Assicurazioni Generali, il Comitato ha inoltre deliberato di proporre l'attuale Direttore Generale Renato Pagliaro alla carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione di Mediobanca.

venerdì 26 marzo 2010

Cesare Geronzi verso le Generali e Pagliaro presidente di Mediobanca

Renato Pagliaro
Renato Pagliaro
Cesare Geronzi dovrebbe diventare presidente di Generali, con Vincent Bollorè come vicepresidente e Renato Pagliaro prendere il suo posto di numero uno a Mediobanca.
Ecco le ultime notizie su Generali:
“Cambiano gli assetti di potere nella Finanza italiana, con un clamoroso passaggio già annunciato nei giorni scorsi: Cesare Geronzi lascia la presidenza di Mediobanca per approdare a Generali. Al suo posto sarà nominato l'attuale direttore generale della banca d'affari milanese, Renato Pagliaro.

Oggi a Mediobanca era in programma un comitato nomine. Nessuna comunicazione ufficiale, ma la concomitanza tra la conclusione dell'iter di presentazione della lista di maggioranza per il rinnovo del board della partecipata Generali con la convocazione in settimana di un patto di sindacato è chiaro: nella lista c'è Cesare Geronzi. I due attuali amministratori delegati delle Generali, Giovanni Perissinotto e Sergio Balbinot sono nell'elenco con lui per il prossimo cda: saranno quindi riconfermati.

A Trieste lascia, anche per motivi di età, Antoine Bernheim, francese, 85 anni. E un altro francese, Vincent Bollorè, diventerà vicepresidente delle compagnia assicuratrice".

"Bollorè infine ha ricordato che il 2009 della crisi è stato gestito bene sia da Mediobanca che da Generali: - Spesso si pensa che in Italia sigestisca tutto con amicizie e relazioni. Ci sono le amicizie, ma tra persone competenti e professionali. E Mediobanca e Generali sono l'esempio di come si possa essere amici, competenti e professionali -". (da La Repubblica)

martedì 13 ottobre 2009

E se Cesare Geronzi passa a Generali? Spunta l’ipotesi Grilli

Se Cesare Geronzi, come si sussurra da tempo, dovesse prendere il posto di Antoine Bernheim alla presidenza di Generali, si aprirebbe un problema di successione molto delicato perché non è facile trovare il nome giusto cui affidare la guida di quella banca di sistema che è Mediobanca, partecipata dai gruppi più importanti dell’industria e della finanza italiana con una presenza influente e attiva di azionisti stranieri pronti a cogliere ogni occasione per salire e contare di più.
Cesare Geronzi e Alberto Nagel“In Mediobanca, la gran parte della struttura vedrebbe con grande favore una crescita interna, cioè l’ascesa dell’attuale amministratore delegato, Alberto Nagel, alla presidenza e la successiva promozione del direttore generale Renato Pagliaro ad amministratore delegato. Ma è un’ipotesi debole perché la scelta del numero uno di Mediobanca sarà più politica che manageriale. La decisione, ovviamente, sarà degli azionisti. Ma altrettanto ovviamente conterà il parere del governo, perché si tratta di decidere a chi affidare la banca che ha in mano le più importanti partite dell’economia nazionale (la sorte di Telecom Italia, tanto per citare uno dei casi più attuali). E ha infatti un netto marchio di palazzo lo scenario che si sta delineando per un eventuale dopo-Cesare Geronzi a Mediobanca. Il candidato di cui si parla è Vittorio Grilli, il direttore generale del Tesoro, un grand commis stimato da tutti (anche da Cesare Geronzi stesso), il cui ruolo al ministero forse adesso sta perdendo un po’ di peso per la crescita del capo di gabinetto, Vincenzo Fortunato, sicuramente la persona più ascoltata da Giulio Tremonti. Anche per questo Grilli potrebbe prendere in considerazione un’ipotesi Mediobanca qualora davvero si concretizzasse.”
(da Il Giornale)

lunedì 5 ottobre 2009

Rcs: conclusa riunione patto sindacato

Mercoledì 30 settembre si è tenuta la riunione del patto di sindacato di Rcs.
Secondo indiscrezioni di stampa la riunione è stata convocata per la seconda volta dopo l'incontro di marzo per questioni di pura routine. Tra i presenti sono stati visti entrare nella sede di via Solferino, Cesare Geronzi, Giovanni Bazoli, Diego Della Valle, Luca Cordero di Montezemolo, Giampiero Pesenti, Massimo Pini, Raffaele Agrusti e Francesco Merloni.
Verso le 18.00 hanno fatto inoltre il loro ingresso i consiglieri Giorgio Fantoni e Renato Pagliaro, membri di uno dei comitati interni al Cda.

(fonte MF Dow Jones)

giovedì 2 luglio 2009

Bollorè e Mediobanca: nessuna uscita dal patto

Cesare Geronzi e Alberto Nagel
"Il patto Mediobanca scade in inverno, quindi inizieremo a riunirci a partire da settembre. Ma credo che non ci saranno problemi di sorta per rinnovarlo: mi sembra che nessuno abbia intenzione di ritirarsi, penso che resteranno tutti".
E' quanto ha dichiarato Vincent Bolloré, socio del gruppo di Cesare Geronzi con il 5%.

"Il rinnovo del patto non è affatto scontato, specie dopo le tensioni - legate alla crisi finanziaria - che hanno coinvolto il primo azionista Unicredit. Ma Bolloré, socio e consigliere di Piazzetta Cuccia, sembra allontanare il rischio di qualunque sorpresa: «C’è una grande unanimità tra gli azionisti e sulla governance della banca». Mediobanca «è straordinaria. In un periodo difficile, ottiene risultati operativi ottimi, risente solo del valore dei titoli del suo portafoglio, come Generali, ma con la ripresa della Borsa questo fattore sparirà e l’utile aumenterà in modo importante». In particolare Bolloré ha rilevato come lo sviluppo di CheBanca! sia «molto favorevole». Pieno apprezzamento per i vertici della banca: «Alberto Nagel è una persona di grande talento e l’equipe Geronzi-Nagel-Pagliaro è ottima». Nessuna riunione in Piazzetta Cuccia in vista, comunque: «Prima di settembre è tutto calmo».
E Bolloré ha parlato anche dell’altra importante scadenza in agenda nel 2010: il rinnovo del vertice delle Generali - di cui Mediobanca è il primo socio - con il presidente Antoine Bernheim in scadenza. Ebbene: «Spetta al consiglio di Generali decidere quello che deve essere fatto. Io sono solo consigliere e azionista di Mediobanca. Bernheim è un presidente eccellente e dietro di lui c’è un’équipe che ha mostrato la propria competenza, visto che oggi le Generali sono tra i leader mondiali, considerando che i grandi concorrenti, come Allianz o Axa, vanno meno bene», ha peraltro sottolineato Bolloré. Ieri Bernheim ha ribadito la sua intenzione di non ricandidarsi, aggiungendo comunque che sarebbe felice se gli venisse chiesto di restare.
Sul suo gruppo, Bolloré ha detto che «dovrebbe avere un esercizio 2009 migliore del 2008», sia pure con un fatturato in calo. L’occasione era infatti l’assemblea degli azionisti della società che raggruppa le attività industriali del gruppo francese".
(Il Giornale)

martedì 5 maggio 2009

Primo anno di attività per Che Banca!, l'istituto di Internet banking del gruppo di Cesare Geronzi

Cesare Geronzi e Alberto Nagel
Giovedì 7, alle 11,30, alla Triennale di Milano (via Alemagna 6), si terrà un incontro per la presentazione dei risultati del primo anno di attività di Che Banca!, l'istituto di Internet banking del gruppo presieduto da Cesare Geronzi, Mediobanca.
Interverranno Alberto Nagel, Renato Pagliaro e Christian Miccoli.