Avevamo parlato in questo post del 23 aprile di come Acea, Azienda Comunale Energia e Ambiente di Roma, si fosse riunita per fare il punto della situazione sul dossier legato a Suez-Gaz de France. Avevamo fatto il nome di Mediobanca e ora confermiamo che sarà proprio l'istituto guidato da Cesare Geronzi a fare da advisor esterna per l'accordo con i francesi.
Il cda dell'utility romana si è riunito di nuovo giovedì scorso per esaminare la relazione preparata da Mediobanca per uscire dall'impasse creatasi tra il Comune di Roma, principale azionista della società con il 51%, e GdF-Suez, secondo azionista con il 10%.
Infatti l'amministrazione Alemanno ha operato un ricambio del management Acea e la revisione del piano di riassetto ha messo in fibrillazione i francesi. A Mediobanca il compito di trovare una soluzione.
Pare che la banca di Cesare Geronzi abbia fatto questa proposta: che Acea mantenga una partecipazione del 30% circa nelle tre subholding che raccoglieranno gli asset relativi alla rete, alla produzione e alla vendita di energia elettrica.
Questi ultimi due sono quelli su cui Suez-Gaz de France ha sempre puntato in cambio del conferimento della rete di Romana Gas (acquisita da Eni). I francesi, secondo il piano-Mediobanca, si dovrebbero quindi accontentare di molto meno rispetto al precedente progetto, ma riceverebbero un conguaglio stimato in circa 500 milioni di euro per il 50% di Romana Gas.
giovedì 21 maggio 2009
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