Riporto le previsioni di Corrado Passera a proposito del fenomeno delle fusioni bancarie:
"Questo processo continuerà, anche se a livelli domestici in molti paesi europei ha raggiunto quasi il completamento: anche in Italia, come in Inghilterra, Francia e Spagna. La Germania è invece lontanissima da questi risultati, le banche pubbliche locali sono quasi la maggioranza, con quote di mercato del 5, 6, 7%: il processo di consolidamento non è ancora avvenuto.
Si inizia a vedere un inizio di consolidamento a livello di Unione Europa: Unicredito con HVB in Germania, per esempio, nel campo del retail banking, del mercato al dettaglio: ancora all’inizio perché non si è ancora raggiunto un sistema omogeneo, con regole uniformi: è ancora molta la parte così diversa che impedisce buoni e consolidati risultati.
Tra i paesi dell’Europa occidentale e la “nuova Europa” (Europa meridionale e orientale)? Ci sono state operazioni transnazionali feconde di prossimi risultati: a questi paesi noi abbiamo guardato per cogliere le possibilità di crescita nell’ambito di progetti di de-localizzazione.
Ci sono poi anche molti altri casi di investimenti internazionali nell’Asia, America Latina (simile all’Est Europa con eccezioni di imprese locali in Brasile estremamente forti): processo che si è messo in moto e continuerà.
Ma non verso un’unica direzione. I fenomeni in economia non possono essere estrapolati come un’unica derivata: molte banche che si sono fuse torneranno a separarsi, perché alcune pensano di far funzionare meglio gli attivi: questo gioco del monopolio che ha alle spalle una fortissima valenza economico-industriale, proseguirà nei prossimi anni.
Alcune banche – come l’HSBC – diventeranno globali, ma non vi saranno solo banche generaliste: vedremo anche banche che si specializzeranno (pubblic finance, asset management) in determinati settori.
Esiste dunque una gamma ampia di modalità per avere successo, ma una cosa è certa: le piccole banche, se non per mercati marginali, non potranno più esistere: solo o banche specializzate o banche globali."
mercoledì 1 luglio 2009
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