Il Sole 24 Ore commenta l’esito della campagna delle nomine di Intesa Sanpaolo:
“Nomine e fusioni. Fusioni e nomine. Passando, in oltre 25 anni, dal risanamento del piccolo Banco Ambrosiano alla costruzione del colosso Intesa Sanpaolo. Ogni volta riuscendo a restare il punto di equilibrio centrale. O a promuovere nuove alleanze, tali da mantenerne comunque la sua centralità. Anche stavolta, malgrado il contesto politico non gli fosse certo favorevole, Giovanni Bazoli ha centrato i suoi obiettivi. Su Intesa Sanpaolo, certo. Ma anche sull'intera galassia bazoliana che, in poche settimane, si trovava ad affrontare il rinnovo dei vertici: oltre a Intesa Sanpaolo (primo gruppo bancario del Paese), anche Ubi Banca (quarta banca italiana) e Mittel (finanziaria di partecipazioni, che custodisce una quota di Rcs MediaGroup). A nomine effettuate, si può riconoscere che il sistema di potere che ha il suo epicentro in Bazoli, anzichè indebolirsi, si è rafforzato. Soprattutto se si considera anche l'avvenuto aggancio con la Cassa Depositi e Prestiti, dove da pochi giorni si è insediato un banchiere di sua fiducia, come Giovanni Gorno Tempini.”
giovedì 20 maggio 2010
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