lunedì 29 agosto 2011

Grecia: fuga dei capitali e fusioni bancarie

Che la crisi finanziaria ancora sia in corso non è una novità, soprattutto per quanto riguarda il caso Grecia la situazione è sempre di forte preoccupazione. La notizia che crea non pochi timori è la fuga dei capitali dal Paese ellenico, che ha raggiunto livelli preoccupanti. Ben 21,4 miliardi di euro sono usciti dalla banche greche per andare in posti ritenuti più tranquilli dagli investitori.

L’effetto immediato di tale situazione è la necessità di erogare maggiore liquidità per compensare tali mancanze. Per dare un’idea della situazione in corso basta pensare che la Bce a giugno ha erogato prestiti per 103,3 miliardi di euro, una cifra molto alta che dovrà essere ripagata con il piano di austerità che Papandreu è riuscito a far approvare dal Parlamento greco.

La notizia, già di per se preoccupante, lo diventa ancora di più se si pensa che nel nuovo piano di salvataggio è prevista la partecipazione dei privati, messa adesso in dubbio per la gran parte degli istituti bancari che intendevano partecipare.

A tutto ciò va aggiunta la resistenza della Finlandia che chiede garanzie ulteriori per sbloccare il secondo piano di aiuti.

Queste difficoltà, che comunque erano già state prese in considerazione vista la situazione, ha provocato la fusione della seconda e terza banca più grande. La EFG Eurobank Ergasias e la Alpha Bank stanno portando avanti, infatti, un piano di fusione amichevole per superare il momento e sostenere il debito sovrano. L’incontro dei consigli di amministrazione per discutere dei dettagli della fusione è previsto per oggi.

1 commento:

  1. i governi disonesti come quello italiano sperperano i proventi delle tasse.CLASSE DIRIGENTE CORROTTA E RISPETTOSA DELLE LOBBY. SOffoca i cittadini e se li espropriasse tutti non sanerebbe alcun bilancio ma ingrasserebbe di piu.

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