giovedì 28 marzo 2013

Pronta la lista per il cda Generali

Mediobanca, Del Vecchio, De Agostini, Caltagirone e Fondazione Crt, azionisti stabili delle Generali, hanno completato la riforma della governance del Leone avviata nel 2007 per allinearla a quella delle grandi istituzioni finanziarie internazionali: ieri sera è stata trovata l’intesa sui dieci candidati al board.
Il nuovo cda dovrebbe portare linearità tra le responsabilità e contare su solide figure professionali.
Il tutto inserito in un forte ridimensionamento delle poltrone, che si riducono a 11.
Abbastanza per rappresentare in maniera equilibrata gli interessi degli azionisti e sufficienti per dare ampio spazio ai consiglieri indipendenti.
«Portare figure professionali di standing internazionale e di qualità al servizio di grandi società italiane e in Assicurazioni Generali – percorso condiviso con gli altri azionisti – è il nostro fermo convincimento per migliorare la governance e la performance delle società partecipate», dice Mediobanca, l'istituto bancario guidato da Alberto Nagel.

Confermata la presidenza a Gabriele Galateri, e le deleghe da amministratore delegato a Mario Greco.
I vice presidenti, saranno ancora due: Vincent Bolloré e Francesco Gaetano Caltagirone.
Loro, assieme a Clemente Rebecchini e a Lorenzo Pellicioli, saranno i rappresentanti diretti dei soci in consiglio.
Tra gli indipendenti resta Paolo Scaroni, dell’Eni, ed entrano Ornella Barra, ceo di Alliance Healthcare, Alberta Figari, avvocato specializzata in corporate finance, capital markets ed M&A e Sabrina Pucci, docente di Economia alla facolta di Roma Tre.
Resta una poltrona per i soci di minoranza che potenzialmente verrà opzionata da Assogestioni.

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