mercoledì 8 maggio 2013

L'utile Crédit Agricole cresce del 50%. Brillante la controllata Cariparma

Come sostiene Repubblica, Crédit Agricole ha chiuso il trimestre a +50,7% rispetto ai primi tre mesi del 2012.

MILANO - Scontati lo scorso anno i costi straordinari legati alla Grecia, Crédit Agricole ha chiuso il primo trimestre con un utile netto di 469 milioni di euro (+50,7% sui primi tre mesi del 2012), mentre il margine di intermediazione è sceso del 26,2% a 3,85 miliardi.
Trimestre positivo anche per la controllata italiana Cariparma che ha registrato un utile netto di 38 milioni di euro: "In un contesto difficile - spiega un comunicato della società - Cariparma conserva un buon dinamismo commerciale e una soddisfacente efficienza operativa". La raccolta diretta è cresciuta del 2% a 35,8 miliardi a fine marzo, mentre gli impieghi sono calati del 2% a 32,8 miliardi. I proventi operativi netti diminuiscono del 3,3% a 387 milioni, per effetto principalmente delle minori richieste di investimento da parte delle imprese. Gli impieghi a famiglie salgono invece del 4%. Quanto per la filiale italiana di credito al consumo Agos Ducato gli accantonamenti del trimestre ammontano a 232 milioni.
Tornando a Crédit Agricole, i crediti deteriorati del gruppo sono pari a 16,4 miliardi, il 3,6% degli impieghi totali, in aumento dal 3,2% ai 31 marzo 2012, mentre l'indice patrimoniale core tier 1 è del 9,7% ante applicazione della normativa transitoria sui conglomerati finanziari e migliora dello 0,5% grazie al deconsolidamento della greca Emporiki. Applicando la normativa il rapporto scende all'8,5%.

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