venerdì 8 maggio 2009
Le concentrazioni bancarie secondo Catricalà
Ho trovato sul sito del Sole 24 Ore il testo integrale dell’intervento di Antonio Catricalà, Presidente dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, in occasione dell'audizione alla commissione Finanze della Camera.
L’intervento è parecchio lungo, ma la parte che mi interessa è quella relativa alle concentrazioni bancarie che negli ultimi anni hanno cambiato il panorama delle banche in Italia (due esempi per tutti, i grandi gruppi Mediobanca, presieduta da Cesare Geronzi, e Intesa-Sanpaolo, guidata da Enrico Salza).
"Dal lato dell'offerta, l'Autorità ha assecondato la spinta proveniente dal sistema bancario, tenuto artificialmente immobile per lungo tempo, alle aggregazioni volte a conseguire dimensioni maggiori allo scopo di poter competere sui mercati internazionali. Nel giro di due anni, considerando i primi cinque gruppi bancari, si è passati da un livello di concentrazione inferiore al 50% ad un livello di poco superiore al 60% .
La crescita dimensionale era necessaria al nostro sistema e il permanere della dimensione locale l'avrebbe condannato alla marginalizzazione. Se nel momento della congiuntura negativa la dimensione localistica delle imprese bancarie può aver contribuito ad attenuare gli effetti negativi sul mercato, al momento della ripresa è necessario avere un sistema in grado di confrontarsi sul piano internazionale. L'apertura dei mercati finanziari a livello mondiale è ormai una realtà e non si può pensare di tornare indietro. La sfida per la comunità internazionale è oggi individuare gli strumenti di regolazione più adeguati per il governo globale di questi mercati, definitivamente interconnessi."
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