Riporto un'interessante riflessione di Cesare Geronzi, il presidente di Mediobanca, al convegno “Sistemi Bancari e finanziari Internazionali: Evoluzione e Stabilità”.
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Dopo la “difficile metamorfosi”, quali sono le responsabilità del sistema finanziario nei confronti del rallentamento che ha investito il sistema economico italiano nell’ultimo decennio?
Il sistema finanziario italiano, a partire dal 1993, ha registrato progressi decisivi che hanno riguardato gli ordinamenti, i controlli, la corporate governante, gli assetti competitivi. I singoli operatori – e segnatamente le banche – hanno mostrato una capacità di reazione da molti sottovalutata, cogliendo opportunità e sollecitazioni per raggiungere livelli di efficienza e di performance ormai allineati a quelli delle altre banche europee.
Progressi sul piano dell’efficienza e dell’efficacia dell’offerta produttiva sono ancora possibili e necessari. Talune componenti importanti dei ricavi da servizi – quelli del risparmio gestito – che hanno compensato la strutturale correzione del margine di interesse, hanno potuto giovarsi di un ciclo internazionale e di condizioni interne eccezionalmente favorevoli.
Si tratta ora di consolidare queste fonti di ricavo in un più problematico contesto competitivo. Sarà necessario diversificare l’offerta di servizi nelle aree della finanza innovativa per le imprese, recuperando i ritardi accumulati rispetto alla concorrenza estera, soprattutto in termini di professionalità delle risorse coinvolte. Sarà necessario insistere nelle esperienze della “banca telematica” e delle attività connesse che oggi moltiplicano le dimensioni e le prospettive della tradizionale attività del credito. Permangono ampie opportunità di riutilizzo delle potenzialità della information technology nella riconfigurazione dei sistemi organizzativi delle banche,s segnatamente nelle fasi del monitoraggio dei processi, dei controlli e della formazione interna.
(Cesare Geronzi)