Secondo Il Sussidiario, il nuovo no del'Antitrust italiano al patto fra Generali e Crédit Agricole negli assetti di controllo di Intesa Sanpaolo potrebbe essere un'avvisaglia tra altre dell'exit dalla Grande Crisi.
“Quando la cronaca degli ultimi giorni segnala il primo via libera del Parlamento tedesco alla nascita delle "bad bank" e quando uno dei grandi gruppi europei falliti lo scorso autunno (la belga-olandese Fortis) si dice pronta a restituire subito una trentina di miliardi di euro di aiuti statali (sulla scia delle impazienti investment bank di Wall Street), comincia a essere evidente che il sistema bancario europeo vuole accelerare verso la spiaggia del "Bau" (Business as usual): un (almeno apparente) ritorno alla normalità, con l'illusione (o l'auto-convincimento) che la Grande Crisi sia stata in realtà non più che un pur gigantesco "incidente di percorso". Una tesi sostenuta con forza in Italia dal rettore della Bocconi Guido Tabellini: tesi confortante, assolutoria, tutt'altro che priva di implicazioni ideologiche sull'ammissibilità di crisi finanziarie periodiche, sulla liceità etico-politica di addossarne infine i costi a risparmiatori e cittadini-contribuenti.”
martedì 7 luglio 2009
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