Nel giorno dei grandi accordi siglati ieri a Roma nell’ambito del Forum Italia-Cina, non poteva mancare il colpo delle Generali, che nel Paese asiatico sono presenti da anni nel settore vita, da qualche tempo anche nei danni. E che ora rilanciano mettendo un piede nel mercato dei fondi pensioni a contributo aziendale, rilevando per 100 milioni di euro il 30% della società di gestione Guotai. Una mossa in un Paese con 220 milioni di lavoratori, con solo un 5% impegnato a versare contributi in uno schema pensionistico. Nella stessa cornice ha firmato un accordo con Pechino anche Mediobanca, il gruppo guidato da Cesare Geronzi: un memorandum d’intesa con la China Development Bank, uno dei bracci finanziari utilizzati dal governo cinese a sostegno della crescita delle infrastrutture.
Guotai invece è una delle poche società di asset management cinesi autorizzata per ogni classe di attivi. Gestisce parte degli asset del fondo nazionale di previdenza sociale e i fondi pertinenti al secondo pilastro del nuovo sistema previdenziale, che nel Paese ha implementato degli schemi pensionistici volontari ai quali contribuiscono i datori di lavoro e i dipendenti.
(il Giornale)
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