venerdì 21 agosto 2009

Roubini: le banche nascondono le loro vere perdite

In un’intervista a Repubblica uscita ieri, Nouriel Roubini ha dichiarato che le banche starebbero nascondendo al mercato e agli azionisti la loro vera situazione patrimoniale, occultando assets tossici nella speranza che le manovre di stimolo governativo continuino all'infinito.
L’economista, ex consulente di Clinton, fu il primo, un anno fa, a predire il collasso dell'economia.
Riguardo alle Banche Italiane, secondo Rubini “forse, all'inizio, il fatto di essere un po' meno esposte su titoli cartolarizzati e con gli hedge fund le ha parzialmente tutelate. Ma ormai la crisi è generale, il credit crunch è globale, lo stesso sistema produttivo contraendosi trascina con sé quello finanziario. Possiamo forse dire che in America la crisi è partita dalla finanza ed è approdata all'industria e in Europa il contrario, ma non ha molto senso imbarcarsi in queste distinzioni. Ora è tempo che, per quanto possibile, anche l'Europa, Italia compresa, intervenga a favore delle proprie banche, acquistando se e quando necessario sull'esempio inglese quote di azioni privilegiate senza diritto di voto.”

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