giovedì 5 novembre 2009

Le Fondazioni hanno sostenuto correttamente le banche

“Le Fondazioni di origine bancaria nel ruolo di azioniste di molte banche italiane - di grandi, medie e piccole dimensioni – in questa crisi si sono comportate responsabilmente: hanno sostenuto le banche anche a prezzo di sacrifici significativi, come la rinuncia all’assegnazione di dividendi o la sottoscrizione di impegnativi aumenti di capitale. Questo, peraltro, non vuol dire in alcun modo che esse possano o intendano arrogarsi un diritto di deroga al proprio ruolo di investitori istituzionali: le Fondazioni continueranno ad interpretare correttamente la propria funzione di azionisti, che hanno il dovere e il diritto di esprimersi nelle sedi assembleari deputate, distinguendo tale funzione da quella dei manager, ai quali spetta la conduzione delle banche, senza ingerenze e interferenze nella gestione.
Oltre che una decisione basata sulle prospettive future del sistema bancario, la decisione delle Fondazioni di rafforzare patrimonialmente le banche assolve una funzione sociale fondamentale, visto il ruolo di queste imprese per l’economia reale. L’articolo 47 della Costituzione assegna al credito una funzione sociale importante; allo stesso tempo l’articolo 41, relativo alla libertà di iniziativa economica, legittima una visione – e un’identità – delle banche come imprese: l’impresa banca, appunto”.
(Giuseppe Guzzetti, Presidente dell’Acri, l’associazione delle Casse di Risparmio Spa e delle Fondazioni di origine bancaria)

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