giovedì 24 ottobre 2013

Banche europee, al via l’esame della vigilanza. Draghi: “Niente sconti”


Ecco qui dal Corrire della Sera un estratto che parla del futuro delle banche italiane in seguito allo stress test istituito dalla Bce che partirà a novembre 2013.

La Banca centrale europea non avrà alcuna esitazione nel bocciare le banche che non passano la prova degli stress test il prossimo anno. E’ quanto ha tenuto a precisare il presidente dell’Eurotower, Mario Draghi nel giorno in cui Frnacoforte ha confermato i termini dell’avvio degli esimi per il credito del Vecchio Continente. “Le banche devono poter essere bocciate se devono essere bocciate lo saranno, non si discute”, ha detto il governatore della Bce a Bloomberg Tv. In molti Paesi dell’Eurozona l’azione della vigilanza ha spinto le banche a rafforzare sostanzialmente il proprio capitale, “ma certamente ora è l’inizio di un cambio di marcia”, ha aggiunto.

L’esame degli attivi delle banche europee che condurrà la Bce in vista della supervisione unica inizierà nel novembre 2013 e continuerà per 12 mesi. Per l’Italia saranno esaminati i principali 15 istituti di credito. L’operazione, spiega Francoforte, si fonderà su tre fasi: una valutazione del rischio per individuare, qualitativamente e quantitativamente, i fattori chiave di rischio comprese la liquidità, l’indebitamento e la raccolta. Quindi si svolgerà l’esame vero e proprio degli attivi per migliorare la trasparenza dell’esposizione delle banche, setacciando la qualità degli attivi includendo la valutazione del collaterale e i relativi accantonamenti. La terza fase vedrà la realizzazione di stress test per verificare la solidità dei bilanci bancari. Come emerso martedì 22, alle banche sarà richiesto un indice di capitale (common equity Tier 1) dell’8 per cento.

“E’, come era previsto, un esercizio serio che dura un anno. Bisogna affrontarlo con calma, con attenzione e rigore -  è stato il commento del governatore di Bankitalia, Ignazio Visco – Occorrerà andare in tutte le banche in Europa per esaminarle con gli stessi criteri e questo sarà fatto”. Secondo il successore di Draghi a via Nazionale le banche italiane non saranno penalizzate rispetto all’esame degli attivi. “Mi pare che le sofferenze delle banche italiane siano viste come noi le valutiamo normalmente e a fronte delle sofferenze ci sono riserve e ci sono soprattutto azioni da prendere da parte delle banche per rendere il sistema più equilibrato e in grado di rispondere ad eventuali shock”, ha detto.

L’obbligo del core tier 1 all’8%stabilito dalla Bce “è un livello giusto – ha poi spiegato – E’ un accordo raggiunto tra tutte le autorità di vigilanza con la Bce, sicuramente è un livello giusto nel senso che dà modo di avere un capitale sufficiente per affrontare le difficoltà che si possono avere”. Il numero uno di Via Nazionale ribadisce poi che “la cosa più importante è che sia un esercizio rigoroso e serio che deve durare nel tempo e che sia basato su regole uniformi, condotto in modo omogeneo da tutte le banche interessate”.

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