Segnalo l'articolo "Nuove storie di concentrazioni bancarie" di ROBERTO RUOZI, professore della Bocconi, su Economia e Management.
Nell’area dell’euro il numero delle banche è sceso da 9500 nel 1995 a 6400 nel 2004, in seguito a processi di acquisizioni e fusioni favoriti dai mutamenti regolamentari e di mercato, dai progressi dell’IT, dall’andamento dell’economia reale, da prospettive di realizzare economie di scala e di scopo.
L’aumento della concentrazione non solo non ha avuto impatto negativo sulla concorrenza, ma ha anzi dato ai consumatori servizi e prodotti bancari migliori e a condizioni più favorevoli.
La concentrazione ha riguardato essenzialmente ambiti domestici. Solo in pochi casi ha riguardato operazioni transnazionali.
L’internazionalizzazione ha avuto forte impatto sull’attività bancaria all’ingrosso, sul sistema dei pagamenti, sull’investment banking e sulla gestione di patrimoni, mentre ha pesato pochissimo sull’attività bancaria al dettaglio.
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venerdì 15 maggio 2009
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