giovedì 7 ottobre 2010

Unicredit, governance in alto mare

"Il presidente di UniCredit Dieter Rampl e il neo-amministratore delegato Federico Ghizzoni, oggi sono attesi in Bankitalia per un aggiornamenteo sulla futura governance del gruppo. L'incontro, che non vedrà la presenza di Mario Draghi, impegnato a Francoforte, e Fabrizio Saccomanni, in partenza per il Fmi, servirà principalmente per fare il punto sul nuovo modello di organizzazione di Unicredit, un modello sul quale, sembra, non vi sia ancora uniformità tra i soci.

Secondo quanto emerso nella giornata di ieri, infatti, dai colloqui tra Rampl, Ghizzoni, Farbizio Palenzona, Luigi Castelletti e Vincenzo Calandra Buonaura non hanno portato ad un accordo. Da un lato, infatti, ci sarebbe secondo le indiscrezioni di stampa, lo schieramento di Cariverona e Carimonte decise ad appoggiare la nomina di un solo direttore generale che, nella fattispecie, dovrebbe essere Roberto Nicastro.

Dall'altro ci sono invece Ghizzoni e Rampl sempre più convinti a perseguire la via del doppio dg, in modo da poter coinvolgere anche Sergio Ermotti, ma questo creerebbe non pochi problemi, sia in termini di equilibri tra Nicastro ed Ermotti, sia per quanto riguarda il terzo deputy ceo rimasto fuori dai giochi: Paolo Fiorentino. La soluzione potrebbe essere, secondo l'idea di Rampl e Ghizzoni, quella di nominare Fiorentino condirettore generale a capo della macchina operativa.

Intanto il tempo stringe, e non solo per le pressioni di Bankitalia e di alcuni soci, ma anche perché il prossimo 18 novembre decade il Business combination agreement, ovvero l'accordo raggiunto nel 2005 con i soci tedeschi di Hvb che tutela l'autonomia e i brand delle banche del gruppo, la loro presenza nel cda e, non ultimo, alcuni poteri di Dieter Rampl."

(da bluerating.com)

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