venerdì 6 settembre 2013

Draghi: "La fiducia continua a migliorare, ma i tassi saranno bassi ancora a lungo"

Da "La Repubblica":

MILANO - Mario Draghi coglie il miglioramento degli indicatori economici e con essi il recupero di fiducia nel Vecchio Continente. Ma garantisce che modificare la politica monetaria è prematuro e, dopo aver lasciato il costo del denaro al minimo storico come da attese, aggiunge che il livello dei tassi sarà basso ancora a lungo. Anzi nel corso del board dell'istituto centrale europeo si è "discusso anche di un eventuale nuovo taglio" del costo del denaro. "Alcuni governatori", ha raccontato Draghi, "hanno osservato che la ripresa in corso non avrebbe giustificato questa discussione", mentre altri hanno sostenuto il contrario. Se le condizioni lo richiedessero "l'ipotesi sarà presa in considerazione".

La Banca centrale europea non ha toccato dunque i tassi di interesse della zona euro. L'Eurotower ha deciso di lasciare quello di riferimento allo 0,50%, il minimo storico a cui si trova dallo scorso 8 maggio. Anche la Banca d'Inghilterra ha tenuto oggi i tassi allo stesso livello e confermato il 'quantitative easing' a 375 miliardi di sterline. Nella consueta conferenza stampa che ha seguito il board della Bce, il governatore Draghi ha spiegato che la politica di Francoforte "sarà accomodante finché necessario, grazie alle prospettive dei prezzi, e orientata a favore della loro stabilità".  La stima dell'inflazione nella zona della moneta unica è stata alzata all'1,5% nel 2013 e confermata all'1,3% per l'anno prossimo. Draghi ha però parlato di "livello basso nei prossimi mesi per il calo del costo dell'energia". Dall'ex numero uno di Bankitalia è arrivato invece un "no comment" sulla situazione politica italiana: "Capirete perché", ha detto ai giornalisti.

Nonostante sia "sceso" il livello della liquidità in eccesso nel sistema finanziario, la Bce si è detta "pronta ad agire" su questo versante. Nonostante gli ultimi dati confermino il ritorno alla crescita, vista graduale nella restante parte dell'anno e poi confermata nel 2014, il banchiere centrale ha ricordato che i tassi saranno fermi o addirittura in calo "per un periodo prolungato". Proprio sul fronte del Pil, la nuova stima dell'Eurotower è migliorata a -0,4% per il 2013 (contro il -0,6% precedente), ma la crescita dell'anno prossimo è tagliata a +1% nell'Eurozona (da +1,1%). Il problema centrale nei Paesi dell'eurozona è la disoccupazione, che "resta a livelli elevati" e il problema deve essere affrontato con "riforme strutturali incisive che mirino a ridurre le rigidità sui mercati del lavoro e ad aumentare la domanda di manodopera", ha spiegato Draghi.

Il governatore ha parlato anche degli sviluppi futuri in termini di attività di regolamentazione e supervisione: "Sulla supervisione unica bancaria è in corso una discussione con il Parlamento Europeo, con progressi considerevoli: arriveranno notizie positive nei prossimi giorni", ha detto Draghi. A metà ottobre, invece, "ci saranno i dettagli sulla revisione della qualità degli asset delle banche" europee. Sulla procedura per la chiusura delle banche, Draghi ha precisato che l'idea della Bce è che l'iniziativa venga lasciata ai governi, che decidano dopo un parere dell'Eurotower. Quanto alla situazione della Grecia, che avrà bisogno ulteriori aiuti per una decina di miliardi di euro, Draghi ha spiegato che ci saranno "solo con nuove condizioni".

1 commento:

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