
Ma al fondo serve anche un solido «paracadute pubblico»: ovvero la possibilità di indebitarsi sul mercato, con garanzie degli Stati, o di accedere a una linea di credito, ad esempio dal fondo salva-Stati Esm, ha sottolineato ancora il presidente della Bce.
L'analisi di Draghi si inserisce in una prospettiva storica: i costi della crisi per l'Europa sono stati alti a causa della natura incompleta dell'integrazione finanziaria dell'Eurozona. Per questo occorre incoraggiare una integrazione transfrontaliera più profonda delle banche, oltre a una supervisione più forte. «Sappiamo a spese nostre che l'eurozona non ha raggiunto un'integrazione finanziaria sostenibile - ha detto - ma con un'unione bancaria possiamo creare le pre-condizioni per un'integrazione più sostenibile in futuro». Tanto più che «con un supervisore bancario unico, i confini non hanno importanza, questioni come la protezione dei campioni nazionali o recinzioni di vigilanza sulla liquidità non saranno più rilevanti», ha concluso il presidente dell'Eurotower.
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