venerdì 25 settembre 2009

Processo Ciappazzi: le tesi di accusa e difesa

Riprenderà il 6 ottobre il processo parmigiano Ciappazzi, nato da un filone dell’inchiesta sul crac Parmalat, riguardo l’acquisto da parte di Tanzi dell’azienda di acque minerali Ciappazzi dal gruppo Ciarrapico.
La Italfin di Ciarrapico 12 anni fa era in acque e burrascose e voleva disfarsi del settore delle cliniche private e di quello delle acque minerali. La cessione avvenne solo un anno prima del crac del 2003 e Parmalat, a quanto pare, pagò per Ciappazzi (azienda siciliana delle acque in pieno sfacelo) un prezzo vicino a quello che sarebbe stato sufficiente a comprare tutto il comparto che faceva capo a Giuseppe Ciarrapico.
Secondo l’accusa, la Banca di Roma è stata mediatrice interessata e l’acquisto a un prezzo fuori-mercato della società avrebbe avuto un ruolo determinante nel crac del gruppo di Collecchio. La difesa di Cesare Geronzi, invece, sostiene che l’affare non presenta aspetti equivoci e che è stato condotto da parti interessate a concludere.

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